Piano Strutturale. Cos’è

Verso il PIANO STRUTTURALE della CITTA’ del tufo

Il Piano strutturale di Pitigliano ha preso avvio nell’aprile del 2004 e viene elaborato in forma coordinata con i Comuni di Castell’Azzara e di Sorano.

Questo significa che una parte del piano avrà contenuti comuni a tutto l’ambito territoriale della Città del Tufo, mentre una parte avrà contenuti specifici riferiti alla situazione specifica di ogni singolo comune.

Il progetto è stato promosso dalla Regione Toscana e rappresenta la prima esperienza in Toscana di pianificazione comunale coordinata che vede il coinvolgimento diretto delle strutture tecniche regionali, provinciali e comunali.

 La Regione Toscana, con la legge regionale n. 1 del 2005, ha definitivamente abrogato il Piano regolatore generale comunale. Esso è stato sostituito con due diversi strumenti: il PIANO STRUTTURALE COMUNALE, che definisce le linee strategiche per il governo del territorio e quelle della pianificazione; e il REGOLAMENTO URBANISTICO, che disciplina la gestione degli insediamenti esistenti, nonché le trasformazioni che si intendono attivare nell’arco di un quinquennio.

 Non è possibile predisporre il Regolamento urbanistico, se non si è prima approvato un Piano strutturale. A differenza del vecchio Piano Regolatore Generale, il PIANO STRUTTURALE non ha capacità operativa immediata, non è cioè conformativo degli usi dei suoli. Ha tuttavia un ruolo molto importante perché delinea le caratteristiche del territorio, le risorse della comunità locale e le relative regole di uso, di tutela e di conservazione attiva, che sono inserite nello Statuto del territorio e al contempo individua gli indirizzi di governo del territorio, fino a giungere a dimensionare i carichi massimi sostenibili  e le trasformazioni  ammissibili per l’intero territorio comunale, suddiviso in sub-sistemi ed unità territoriali organiche elementari.

Sarà successivamente il Regolamento urbanistico ad individuare la quota parte del dimensionamento stabilito dal piano strutturale da realizzare entro l’arco dei seguenti 5 anni e a localizzare puntualmente gli interventi sul territorio.

 Il PIANO STRUTTURALE COMUNALE si compone, infatti, di tre parti fortemente integrate: il Quadro conoscitivo di riferimento, lo Statuto del territorio ed infine la parte Strategica contenente le linee di sviluppo per il futuro e di una Disciplina di Piano , che rappresenta il sistema delle regole scritte.
Il Piano Strutturale deve essere poi seguito dal
Regolamento urbanistico.

 Questioni come il paesaggio, la qualità dell’abitare, la mobilità, l’economia, il lavoro, l’ambiente, i servizi collettivi e alla persona dipendono dalle scelte che amministratori e cittadini sono chiamati tutti insieme, con responsabilità diverse, a compiere col nuovo Piano Strutturale Comunale.

L’atto fondamentale di riferimento per la elaborazione del Piano strutturale coordinato è stato il Documento programmatico preliminare dell’aprile 2004 approvato dai Consigli Comunali di Castell’Azzara, Sorano e Pitigliano, che si riconoscevano in un ambito territoriale unico con il nome di “Città del tufo”; integrato successivamente con il Documento di indirizzi per completare l’elaborazione” del Piano strutturale coordinato del marzo 2007, che ha costituito la base per l’ultima fase del lavoro.

Dall’avvio del progetto alla messa a punto del Piano strutturale coordinato sono intervenuti significativi cambiamenti normativi e programmatici, i più importanti dei quali sono stati:

-          il superamento della legge regionale n. 5 del 1995, sulla quale era stato avviato il Piano strutturale coordinato, e l’emanazione della nuova legge regionale sul governo del territorio, la n. 1 del 2005, che ha portato non solo a ripensare al rapporto tra gli enti istituzionali, ma anche a ridefinire i contenuti, il ruolo e l’efficacia tecnica dell’azione di pianificazione e di programmazione istituzionale sul territorio

-          l’introduzione della valutazione integrata come momento centrale della costruzione delle scelte di piano e come momento per misurare l’efficienza dei percor­si decisionali pubblici

-          l’approvazione del nuovo Programma regionale di sviluppo 2006-10 (PRS) che descrive uno scenario regionale in difficoltà, proponendo una profonda svolta nelle politiche pubbliche, anche di quelle territoriali

-          l’approvazione del nuovo Piano di indirizzo territoriale 2005-2010 che, sposando l’interpretazione critica del PRS, propone nuove logiche pianificatorie indirizzate verso l’apertura, il dinamismo e la qualità del territorio regionale

-          l’emanazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio nel 2004 e successive modifiche nel 2008 e la relativa Intesa tra il Ministero per i Beni e le Attività culturali e la Regione Toscana per l’elaborazione congiunta del Piano paesaggistico regionale.

 

Questo ha richiesto una innovazione: la predisposizione di un apposito Documento di Piano con lo scopo di argomentarne e conformarne i contenuti, puntando a mettere in risalto sia le specificità del sistema territoriale “La Città del Tufo” sia le caratteristiche locali del sistema insediativo, con l’obiettivo generale di rafforzarne l’identità territoriale comune, senza che ciò stemperi le storie e le differenze locali.

La legge regionale prevede una partecipazione attiva dei cittadini alla formazione del nuovo sistema di pianificazione, individuando nella figura del GARANTE DELLA COMUNICAZIONE la persona che promuove e facilita questo processo di ascolto e di coinvolgimento dell’intera comunità.

Per questo motivo l’Amministrazione comunale ha nominato il Segretario Comunale, dott.ssa Maria Pia Sommovigo, Garante della Comunicazione e con lei  ha programmato uno specifico percorso di comunicazione e partecipazione che, stimolando  il coinvolgimento della popolazione al processo decisionale, contribuirà alla definizione del Piano Strutturale per il territorio di Pitigliano

 

In questo sito sono resi disponibili i materiali di lavoro prodotti.

I cittadini sono quindi invitati a consultarli e a dare il proprio contributo sia per ampliare ed eventualmente migliorare i documenti già elaborati.

All’indirizzo e-mail del Garante delle Comunicazione segretario@comune.pitigliano.gr.it  è possibile inviare contributi scritti, segnalazioni, suggerimenti e quant’altro ognuno ritiene utile far conoscere.