Comune di Pitigliano

27-12-2007 Chi non ha passato, non ha futuro incontro su Antonio Becherini e il suo tempo

Pitigliano 27 dicembre 2007

In occasione del centenario della morte di Antonio Becherini, detto Ntognu Bberni, il Comune di Pitigliano ha voluto ricordarlo decidendo anche, insieme alla compagnia teatrale I Giubbonai, di organizzare una manifestazione che coinvolgerà tutto il centro storico di Pitigliano.

L’iniziativa prenderà il via proprio nel centro del paese vecchio, a Capisotto, in quella che è oggi la piazza intitolata al poeta. Da Capisotto al teatro Salvini l’incontro con Ntognu Bberni sarà approfondito da due studiosi della sua opera, Lilio Niccolai e Angelo Biondi, e dal gruppo teatrale dialettale I Giubbonai che per primi hanno saputo recuperare e far conoscere i suoi scritti.

Programma

Ore 16,00
Incontro in Piazza Antonio Becherini (Piazzola Capisotto)

Ore 21,00 Teatro Salvini
Presentazione di “Ntognu Bberni” a cura di Lilio Niccolai e Angelo Biondi, in collaborazione con il gruppo teatrale “I Giubbonai”.
Presentazione del libro “Giubbonai” di Maria Grazia Ubaldi Benucci, a cura di Luca Cini.


Antonio Becherini, Ntognu Bberni

Antonio Becherini, Ntognu Bberni per gli amici, secondo Lilio Niccolai “aveva un grande pregio: quello di saper osservare, di saper vivere con la gente e saper cogliere insieme agli altri la gioia di vivere”. Ma Ntognu aveva anche un altro pregio, quello di saper tradurre tutto ciò in versi. La sua opera più importante è “Picinate e scemmarate” in vernacolo pitiglianese, un dialetto che piano piano è andato scomparendo a metà del XX secolo. Becherini morì il 9 novembre del 1907.

I suoi versi sono immediati, spontanei, coloriti e ci restituiscono l’anima dei vicoli pitiglianesi. Se poi la sua fu “vera e propria arte” o “arte paesana” non è facile da dire soprattutto in un tempo in cui si leggeva Gioacchino Belli, si gustava Renato Fucini, si ammirava Cesare Pascarella, certo è che Trilussa apprezzò l’opera postuma di “Picinate e scemmarate” che i familiari di Becherini gli inviarono nel 1947.

In ogni caso Ntognu Bberni rappresenta per Pitigliano un concittadino illustre, ma anche un testimone, un importante “documentarista” di un tempo che scorreva tra tante fatiche, scandito dalle stagioni mettendo in risalto la tenacia di un popolo legato alle tradizioni e alla natura. Nelle sue poesie c’è l’anima di quella Pitigliano che fu e che mai più ritornerà.

I Giubbonai
La compagnia I Giubbonai nasce nel 1981 da un gruppo di dilettanti che improvvisavano poesie e scenette in vernacolo pitiglianese, nelle feste di paese. La variante pitiglianese è di facile comprensione in tutt'Italia, poiché Pitigliano si trova al confine tra Lazio e Toscana. L’opera di riferimento dalla quale nasce il gruppo è "Picinate e scemmarate", raccolta di scritti in dialetto dello scrittore locale Antonio Becherini, Ntognu Bberni. Continuando su questa scia, il gruppo mette in scena sempre testi propri, riscuotendo ovunque grande successo e vincendo numerosi premi.