Comune di Pitigliano

03-09-2010 Mostra d'Arte Contemporanea

Dal 3 settembre al 3 ottobre 2010 si svolge a Pitigliano la terza edizione della mostra internazionale di arte contemporanea del Kunstgroup 2008. L’antica sede degli ex Granai della Fortezza Orsini ancora una volta è luogo di incontro di artisti di vari paesi europei.

Fondato nel 2008 da un nucleo di artisti che da diversi anni operano nel territorio di Pitigliano, Sorano e della Tuscia, Kunstgroup 2008 (www.ventizerootto.com) è un gruppo aperto. Come l’arte contemporanea si manifesta con costellazioni di linguaggi e in contesti diversi, anche Kunstgroup 2008 si definisce per molteplici procedimenti e percorsi artistici, che nella mostra sono sintonizzati e comunicano tramite frammenti formali e associazioni che emergono per prossimità nell’allestimento.

Gli artisti presenti nell’edizione 2010 della mostra sono Yves Brodà, Anne Demijttenaere, Carlo Desideri, Martin Figura, Hans-Hermann Koopmann, Peter Petri, Sergio Tamassia. Come nelle precedenti occasioni, una pluralità di linguaggi è protagonista della mostra: pittura, scultura, istallazioni visive, fotografia.

Yves Brodà, artista francese, dice di sé: “dopo un viaggio in Africa ho rinunciato ad insegnare...è stata l’Italia a scegliermi: natale a Napoli, capodanno a Roma e poi le colline cinesiformi della Maremma dove vivono ancora gli Etruschi…”. Presenta alla mostra le sue sculture in terracotta.

Anne Demijttenaere esordisce come pittrice, fashion designer e sceneggiatrice lavorando tra Bruxelles, Londra e Roma. Nel 1984 a Calcata (Viterbo) intraprende la sua ricerca di Arte nella Natura creando un museo all’aperto (www.operabosco.eu). Espone in diverse mostre in Italia e all’estero. Tra le altre, è invitata nel 2007 da Philippe Daverio alla mostra itinerante “13x17” e al “Premio Michetti” e da Elena Agudio alla mostra “Faccia Lei” allo Spazio Thetis.
Anne realizza sculture per interni con materiali grezzi del fantastico laboratorio natura: spesso legni intagliati, scolpiti, dipinti e fiammeggiati dove il “supporto” è parte integrante del linguaggio e dei contenuti.


Carlo Desideri vive a Roma, fotografa tracce e segni dei paesaggi. Ha pubblicato i libri fotografici “Riva” (con una introduzione di Silvio Perrella) e “L’anima sulla strada” (con un saggio di Francesco Adornato). Ha presentato suoi lavori, con mostre personali e nell’ambito di rassegne e festival, a Roma, Palermo, Terni, Capodimonte, Pitigliano. E’ autore di scritti sui paesaggi e sui parchi naturali.
Le foto che espone annullano la linea dell’orizzonte per guardare in basso e fermarsi sulle forme sempre mutanti delle materie che compongono i paesaggi marini.


Hans-Hermann Koopmann nato a Varel, Germania, dopo studi di arte, filosofia e biologia a Berlino, dal 1999 vive e lavora in Italia come artista multimediale. Partecipa a prestigiose mostre internazionali, sempre alla ricerca di combinare le scienze con l'espressione artistica.
Le sue opere sono una un'elaborazione del mondo delle miniature, da lui già esplorato in passato, per rappresentare in modo contemporaneo e multimediale (video-installazioni e fotografie)
due capisaldi della mitologia greca: l'incontro con il titano Prometeo e il Mito della Caverna.


Martin Figura ha studiato belle arti all’Accademia di Berlino conseguendo master e laurea. E’ stato co-fondatore della ‘Shin Shin Galerie’ a Berlino, direttore del progetto ‘Fresko’ (‘affresco’) per il Senato di Berlino. Vive e lavora in Italia (Capodimonte/Viterbo) e a Berlino. Ha esposto in numerose mostre in Italia ed all’estero dal 1988.
Il motivo ricorrente della serie dei quadri di Martin Figura (Sindrome di Stendhal; Olimpo; Patmos; Spiegelbilder) è la percezione dell’arte e il suo contesto di presentazione che viene interpretato attraverso differenti stili pittorici: tutto ruota intorno al rapporto osservatore-arte e storia dell’arte-contemporaneità.


Peter Petri, nato sul fiume Reno, vive a Berlino, dove svolge attività di
pittore, illustratore e autore. Ha esposto le sue opere in Germania, Italia e altri paesi europei.
Della sua arte dice: “di solito preferisco tacere e lasciare che sia l’arte stessa a parlare per me…C’è gente che afferma che l’artista crea cercando l’armonia. Per carità, io no, neanche per trasmettere la bellezza…Il bello viene fuori quando e se l’arte riesce ad affondare le radici nel buono…Un’amica artista mi ha chiesto se per me non ci sia nulla di sacro. Ho risposto che per me tutto è sacro!”.


Sergio Tamassia, tra il 1967 e il 69 diviene insegnante presso la "Piccola Accademia di Pittura" a Firenze. Tra il 1970-71 è a New York per conoscere e sperimentare altre forme d'arte. Dal 1978 risiede a Sorano in provincia di Grosseto, dove conduce seminari d'arte e lavora nel suo studio.
Se dovesse dare un titolo alle opere che espone, potrebbe essere: “Prima che le cose avessero un nome. Una ricerca delle forme che stanno dietro le immagini che esistono già prima dei significati che noi gli abbiamo attribuito”.