Comune di Pitigliano

25-02-2011 Stagione Teatrale 2010-2011: Auntie and Me

Pitigliano - Teatro Salvini - venerdì 25 febbraio 2011 ore 21,00
LUNGTA FILM s.r.l.: AUNTIE & ME di Morris Panych con Alessandro Benvenuti e Barbara Valmorin , Regia di Fortunato Cerlino

Alessandro Benvenuti e Barbara Valmorin: due straordinari interpreti per una commedia che espone il dolore e la solitudine dei non amati e, con una scrittura a tratti di una comicità esilarante, compone una pièce meravigliosamente nera, divertente, triste e parecchio dura, crudele.
Kemp apprende da una lettera che sua zia Grace è morente; si precipita da lei mollando quel poco di messa in scena che regge la sua vita per assicurarsi della morte della zia e riscattare un’eredità più affettiva che materiale.
La morte annunciata e attesa, però, tarda ad arrivare e Kemp è costretto ad aspettare. I due, costretti a stare insieme in una piccola stanza, si confrontano a colpi di sferzanti trovate da humor nero: Kemp cerca di convincere in tutti i modi la zia che deve morire e lei, per contro, fa di tutto per rimanere in vita. Il tempo, intanto, scardina e scompone ogni logica e zia e nipote finiscono per essere ciò che sono sempre stati: un uomo solo, stordito dalla ricerca di un’identità e un’anziana donna dimenticata da tutti tranne che da quel nipote che ne desidera la morte.
L’autore
Morris Panych nasce a Calgary e cresce a Edmonton, Alberta. Nel 1977 si diploma in Radio and Television Arts all'Istituto di Tecnologia di Alberta, successivamente studia scrittura creativa alla University of British Columbia (BFA, 1977) e recitazione alla East 15 Acting School in Londra, Inghilterra. Drammaturgo, attore e regista, ha diretto oltre novanta produzioni teatrali e ha scritto venticinque drammi che sono stati tradotti in dodici lingue e rappresentati in Canada, Stati Uniti, Europa, Asia, Australia e Nuova Zelanda. Ha recitato in più di cinquanta spettacoli e in serie televisive di successo mondiale, tra cui X-Files. Nel 1995 gli è stato conferito il più prestigioso riconoscimento letterario canadese (Governor General's Award for Drama), per The Ends of the Earth, premio che ha ricevuto per la seconda volta nel 2004 per Girl in the Goldfish Bowl. Nel 2001, insieme allo scenografo Ken MacDonald, ha fondato la casa di produzione teatrale 2x2ltd. Vive a Toronto, Ontario.

Prezzi:
Abbonamenti: intero € 40,00 ridotto € 32,00
Biglietti: intero € 10,00 ridotto € 8,00

Prevendita biglietti presso l'ingresso del teatro nel giorno precedente lo spettacolo, orario 10-12 e 15-17

Riduzioni
Hanno diritto a riduzioni gli spettatori con età inferiore a 12 o superiore a 65 anni.

Estratti dalla rassegna stampa:
“Auntie & me” è una storia che riesce a raccontare in maniera semplicissima e senza dimenticare l'ironia conflitti profondamente complicati e tragici. È un affresco umoristico della solitudine, un paradosso dei nostri tempi portato in scena da due grandi interpreti.
Krapp’s last post - 17 dicembre 2009


Un testo cattivo, graffiante, ironico e malinconico, una vera “black comedy” di cui il regista Fortunato Cerlino ha saputo perspicacemente far emergere le pieghe più amare quanto quelle più spiccatamente umoristiche, mettendo a frutto il suo amore per Anton Cechov, nel tratteggiare il dolore di vivere, la disperazione ed il disagio, attraverso il paradosso, dei personaggi che Panich stesso ha tratteggiato quali eredi naturali di quelli che un secolo fa creò l’autore di “ZioVanja”. Un risultato eccellente che non può, assolutamente, trascendere dalla splendida prova dei due bravissimi attori che vestono i panni dei protagonisti.
www.teatro.org – 7 gennaio 2010


Panych è una macchina di precisione nel costruire situazioni e battute. Benvenuti, da parte sua, se ne appropria e costruisce il personaggio del nipote Kemp con gusto e ricchezza ed in ogni caso emotivamente irresistibile. Anche perché si deve misurare con una prestazione davvero storica di Barbara Valmorin, la zia Grace, che accetta di non parlare ma costruisce con tutto il suo corpo e la sua arte un’impareggiabile grande vecchia.
Il manifesto – 20 dicembre 2009