Comune di Pitigliano

28-03-2014 Commemorazione del Tenore Licinio Francardi

A 20 anni dalla scomparsa L’ Accademia Musicale “Città di Pitigliano” onora il ricordo, in semplicità così come nell’indole del maestro, del tenore pitiglianese Licinio Francardi (Pitigliano 13.12.1920 - Roma 31.03.1994) .

Da Venerdi 28 Marzo a Domenica 6 Aprile 2014 - presso la sede dell’Accademia, negli orari di apertura della stessa (tutti i pomeriggi da Lunedì a Venerdi ore 15 - 20) : “MOSTRA RETROSPETTIVA” di foto, documenti, discografia, spartiti
e altro materiale appartenuto al maestro;


Domenica 30 Marzo - ore 11 : Una delegazione dell’Accademia deporrà un omaggio floreale sulla tomba del Maestro presso il cimitero di Pitigliano (per quanti volessero partecipare a questo momento, l’appuntamento è per le ore 11 davanti alla cappella del cimitero);

Mercoledì 2 Aprile 2014 - ore 21,15 : presso la sede dell’Accademia Musicale (con eventuale possibilità di replica per Domenica 6 Aprile alle ore 17,00): “ASCOLTO MUSICALE GUIDATO” del Recital Lirico tenuto dal M°. Licinio Francardi all’ Aoyama Tower Hall di Tokyo nel 1978 e delle incisioni effettuate per la Cetra negli anni giovanili - introduce l’incontro il M°. Valerio Lupi - (in considerazione del limitato numero di posti disponibili e necessario che gli interessati comunichino la loro partecipazione ad uno dei due appuntamenti di ascolto previsti).

Maggiori Informazioni al 347-3083258

LICINIO FRANCARDI, nasce a Pitigliano (GR) il 13 Dicembre 1920, terzo di quattro figli, in una famiglia di semplici condizioni che vive soprattutto dell’attività di barbiere del babbo grande appassionato di musica, in particolare lirica.
Muove i suoi primi passi musicali, con molta attitudine, nell’ambito della banda cittadina, come suonatore di ottavino.
Trasferitosi a Roma a seguito della famiglia nel 1939 intraprende gli studi di canto alla scuola di Manfredo Polverosi, eccellente tenore e, all’epoca, direttore della Scuola Sperimentale di Canto e danza del Teatro dell’Opera di Roma e successivamente, con il celebre Beniamino Gigli, che entusiasta delle sue qualità vocali ne diverrà il protettore e l’amico.
Nel 1948 viene presentato dallo stesso Gigli alla radio con questa affermazione: “autentica voce d’oro, una voce dove si sente non solo un bel suono ma, soprattutto, un’anima”.
Nel 1949 partecipa ad un non meglio precisato Concorso Internazionale di Canto “Viotti” risultandone il vincitore.
L’ 11 Agosto 1949 debutta in campo operistico come “Elvino” nella “Sonnambula” di Vincenzo Bellini presso il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto e il 3 Novembre dello stesso anno, presso il Teatro “Morlacchi” di Perugia come “Nemorino” nell’”Elisir d’Amore” di Gaetano Donizetti.
Nel 1950 vince il Concorso Internazionale di Canto di Spoleto.
Altre rappresentazioni operistiche di quegli anni lo vedono ancora impegnato nei ruoli principali di “Sonnambula” e ne “I Puritani” di Bellini presso i maggiori teatri romani: Teatro dell’Opera, Teatro Argentina, Teatro Costanzi, condividendo la scena con cantanti di prim’ordine quali il basso Boris Christoff e il soprano Margherita Carosio sotto la direzione dei maestri Vincenzo Bellezza e Gianandrea Gavazzeni.
Nel suo repertorio lirico oltre alle citate “Sonnambula”, “Elisir d’Amore” e “Puritani” figurano anche “La Favorita” di Donizetti, “Werther”di J. Massenet, “Manon Lescaut”, “Boheme” e “Tosca” di Giacomo Puccini, “Il Signor Bruschino” di Gioacchino Rossini.
Nel 1953, ancora su segnalazione di Beniamino Gigli, viene scritturato dalla nota casa discografica C.E.T.R.A. (Compagnia Edizioni Teatro Registrazioni e Affini) per l’incisione di alcuni dischi di arie operistiche con l’ Orchestra Lirica “Cetra” diretta da Arturo Basile.
Sempre nel 1953 si unisce in matrimonio con la pianista Virginia Valigi, con la quale condividerà artisticamente buona parte delle successive esperienze di insegnamento musicale.
Ancora agli anni dal 1950 al 1954 si riferiscono molte altre rappresentazioni operistiche, in ruoli da comprimario, presso il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro “Pergolesi” di Jesi (AN) e altri minori nonché concerti lirici per vari enti ivi compresa l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma.
Allo stesso periodo e fino al 1957, appartengono anche, con ruoli comprimari, varie partecipazioni alle stagioni liriche radiofoniche della RAI (“Monte Ivnor” di L. Rocca, “Morte dell’Aria” di Goffredo Petrassi, “Luisa” di Gustave Charpentier, “Antigone” di Lino Liviabella, “Da una casa di Morti” di Leos Janacek, …).
A partire dagli anni 60’ decide di dedicarsi quasi completamente all’insegnamento.
In Roma è tra gli insegnanti di canto più attivi e ricercati oltre che per la sua impeccabile tecnica e competenza vocale, anche per la sua affabilità, il tratto estremamente gentile nell’insegnamento in grado di mettere a proprio agio e di far trarre il miglior profitto a tutti i suoi giovani allievi.
Tra i suoi studenti si annoverano ben presto cantanti provenienti dai più diversi paesi del mondo (Corea, Olanda, Finlandia, Giappone, …) molti dei quali diverranno cantanti di indiscusso valore.
Dal 1973 al 1982 sarà insegnante ospite a Tampere (Finlandia) tenendo corsi di perfezionamento estivi della durata ognuno di circa due mesi.
In questo stesso periodo si trovano anche citazioni riguardo sue partecipazioni a trasmissioni radiofoniche in olanda.
Nel settembre 1975 è invitato quale insegnante ospite al Tokyo College of Music e al Showa College of Music di Tokyo (Giappone).
Si recherà in Giappone fino al 1978 distribuendo la sua presenza in vari periodi dell’anno per insegnare e tenere concerti solistici, anche insieme ai suoi allievi, in prestigiosi teatri e varie città giapponesi (Tokyo, Hyogo, Kumamoto, Sakata, …).
Proprio al 1978, al culmine della maturità artistica, risale il suo ultimo concerto solistico tenuto al Aoyama Tower Hall di Tokyo.
A Roma il 1 ottobre 1988 riceve, insieme ad altri grandi nomi della lirica italiana, il premio indetto dall’OIPEC (Organizzazione Internazionale Programmazioni Economiche e Culturali) - “Targa d’Oro – Omaggio a Beniamino Gigli” presso la Sala Borromini e il 21 Gennaio 1989 il premio “Tito Schipa” (OIPEC) presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio.
Nel luglio 1993 l’Associazione “Beniamino Gigli” di Finlandia gli ha consegnato a Roma un riconoscimento ufficiale per il notevole contributo dato alla formazione di nuovi cantanti Finlandesi secondo lo stile di Beniamino Gigli.
Muore improvvisamente a Roma il 31 Marzo 1994 ancora completamente immerso nella sua intensa attività d’insegnante.
Le sue spoglie mortali riposano, insieme a quelle della consorte, nel cimitero della tanto amata Pitigliano, cittadina alla quale non ha mai mancato di far ritorno anche negli anni più intensi della sua attività di cantante ed insegnante internazionale.
Il 14 marzo 1999 Il coro giapponese “Santa Caecilia” di Hiroshima diretto dal M°. G. M. Nishio, in tournèe in Italia, volle onorarne il ricordo, a 5 anni dalla scomparsa, con un concerto nella Cattedrale di Pitigliano.
Sempre nel 1999 la famiglia dona al Comune di Pitigliano l’intero materiale musicale e documentario a lui appartenuto, comprendente libri, partiture, dischi, nastri, lettere (di particolare interesse e valore quelle inviategli da Beniamino Gigli), programmi di concerti, fotografie, documenti vari; il tutto, a suo tempo riordinato e catalogato dal M°. Valerio Lupi, è oggi conservato e liberamente consultabile su richiesta, presso l’Accademia Musicale “Città di Pitigliano”.
Recentemente a cura di un amatore/collezionista inglese sono state curate riedizioni su CD di incisioni storiche delle Cetra di tenori attivi in Italia negli anni 1940 – 1955. Tra questi Licinio Francardi. Il CD è distribuito dalla Norbeck (Stati Uniti) e acquistabile su internet al seguente link.

http://www.norpete.com/v1794.html